Terza prova Campionato Italiano Trial 4x4 by FIF 2024 e tanti vincitori

Tanti concorrenti e tanto pubblico per la terza tappa del tricolore di trial 4x4, che ha visto i successi di Di Stasio (Original), Davolio (Standard), Provera-Nervi (Modified), Carattoni-Cevenini (Pro-Modified) e Toselli-Toselli (Prototypes)

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(Comunicato Ufficio Stampa Campionato Italiano Trial 4x4 by FIF 2024) 

Teatro del 1° Memorial Marco Piani, valido come terza gara del Campionato Italiano Trial 4x4, è stata la pista permanente del 4x4 Romagna Team, a Castrocaro Terme (Forlì-Cesena). Il sodalizio romagnolo ha lavorato tutto l’inverno per ripulire la pista colpita pesantemente dall’alluvione del 2023 e, grazie allo staff del Trial 4x4 Italia, è riuscita a disegnare 5 prove da ripetere 2 volte. Uno sforzo ripagato dai numerosi equipaggi iscritti e dal folto pubblico accorso a vedere i funamboli del trial 4x4. Ecco la cronaca categoria per categoria. 

Tra i veicoli Original il Defender di Parisini deve difendersi dalla pattuglia delle Suzuki. È Daniele Di Stasio a rompere il ghiaccio, seguito da Brunetti-Malavolti e Niki Strollo, tutti con le medesime penalità. Si arriva al giro di boa, quindi, con la classifica cortissima: tra il primo e il quarto ci sono solo 2 punti. Di Stasio è implacabile anche nel giro di ritorno e vince la gara con appena 25 penalità. Brunetti e Strollo arrivano al traguardo con le stesse penalità, ma è la regola della macchina più larga a decidere la seconda posizione che va a Brunetti, mentre Strollo deve accontentarsi della terza piazza.

Nel gruppo degli Standard i campioni in carica i fratelli Purzycki giocano in casa e vogliono sconfiggere lo “spauracchio” che li mette in difficoltà proprio a casa loro: a testa bassa si portano in testa. A metà gara sono in testa con 10 penalità, seguiti da Torino Davolio con 27 e Bacchilega-Guardigigli con 35. A dare spettacolo, però, è la vettura di Fiori-Angeli che, con impennate e capottamenti, ha entusiasmato il numeroso pubblico. Sul finale il “fantasma” si ripresenta: i Purzycki, praticamente perfetti fino a quel momento, leggono male il terreno e sbagliano prendendo 45 penalità, così si devono accontentare del terzo gradino del podio. Davolio e il suo imponente Toyota riescono a destreggiarsi tra la folta vegetazione e si prendono di forza la prima piazza, staccando di appena 6 penalità Bacchilega-Guardigigli.


Categoria Modified: una piccola incomprensione alle verifiche toglie dai giochi l’equipaggio leader della generale Casadei-Venturi, che sono perciò costretti a correre nella categoria superiore. Alessandro Melotti e la sua Alfa Matta prendono il comando delle operazioni, l’unico a tenere il passo è il Suzuki Turbo di Provera-Nervi. Attardati Piana-Piana, Chirco-Ragni e Zaccherini-Montanari. Melotti è saldamente in testa alla corsa ma qualche errore di troppo nella seconda e quarta zona aprono uno spiraglio per Provera-Nervi che non si fa sfuggire l'occasione, rimonta e passa in testa andando a vincere davanti a Melotti con 11 penalità di differenza. I Piana, nonostante la loro ingombrante Jeep, riescono a districarsi nel groviglio di piante e chiudono in terza piazza.

In assenza del campione in carica Scarpa, tra i Pro-Modified è una lotta a due tra Carattoni-Cevenini e Fiumana-Pasini. I due equipaggi si studiano e rispondono colpo dopo colpo, al giro di boa sono Fiumana-Pasini davanti a tutti con Carattoni-Cevenini e Bagatti-Zuccarini che inseguono. Questi ultimi devono guardarsi le spalle dagli straordinari Casadei-Venturi che, nonostante l’inferiorità della vettura, riescono e tenere il passo dei più forti. Decisiva è l’ultima prova dove è il fango a farla da padrone: Carattoni-Cevenini passano in testa e vincono, Fiumana-Pasini devono fare i conti con i rimontanti Benericetti-Barzanti che sfruttano al massimo il fattore terreno e sul finale si portano in seconda posizione, mentre Fiumana-Pasini devono accontentarsi della terza piazza.

Vento di novità tra i Prototypes: torna in gara l’equipaggio numero uno in Italia, quello dei Toselli, padre e figlio, otto volte campioni italiani, che si presentano ai nastri di partenza con una nuova vettura in una categoria per loro inedita. Il loro ruolino di marcia è implacabile: 3 penalità nelle prove di andata e 16 nei ritorni li proclamano vincitori con un distacco incolmabile anche per i fortissimi pluricampioni italiani Mengozzi-Bombardini, i quali sfidano i prototipi con una macchina priva dell’asse posteriore sterzante, quindi dalle prestazioni inferiori, però riescono a tenere il passo dei liguri e si piazzano al secondo posto rispedendo al mittente tutti gli attacchi di Brunetti-Brunetti, che si piazzano terzi.

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L’appuntamento per la quarta prova è il 7 luglio ad Ancona.

Classifiche

Gruppo Original
1. Di Stasio Daniele           Suzuki SJ410               15
2. Brunetti-Malavolti           Suzuki Samurai            20
3. Strollo Nicky                   Suzuki Samurai            20

Gruppo Standard
1. Davolio Torino               Toyota LJ70  39
2. Bacchilega-Guardigigli  Suzuki Samurai  45
3. Purzycki-Purzycki          Suzuki Samurai  65

Gruppo Modified
1. Provera-Nervi               Suzuki Samurai  90
2. Melotti Alessandro         Alfa Romeo Matta  111
3. Piana-Piana                  Jeep 371

Pro-Modified
1. Carattoni-Cevenini        Jeep   76
2. Benericetti-Barzanti       Toyota   157
3. Fiumana-Pasini        Toyota  195

Prototypes
1. Toselli-Toselli 19
2. Mengozzi-Bombardini  150
3. Brunetti-Brunetti  526